IL RAPPORTO DEL CONDUTTORE È CON IL CONDOMINIO O CON IL LOCATORE? FACCIAMO CHIAREZZA.

Introduzione:

Vivere in un condominio significa condividere non solo lo spazio, ma anche le responsabilità finanziarie. La divisione delle spese tra il proprietario e l’inquilino è un aspetto importante da comprendere per evitare controversie e garantire un ambiente armonioso. In questo articolo, esamineremo i principi generali della ripartizione delle spese condominiali tra proprietario ed inquilino, nonché le situazioni più comuni in cui possono sorgere quesiti.

Principi generali:

In un condominio, le spese vengono solitamente ripartite tra i proprietari in base ai millesimi di proprietà. Tuttavia, nel caso di un immobile dato in affitto, il proprietario può trasferire alcune di queste spese all’inquilino, previa specifica previsione contrattuale.

Spese condominiali a carico del proprietario:

Di norma, le spese ordinarie del condominio sono sostenute dal proprietario, come ad esempio le spese di manutenzione ordinaria delle parti comuni, le spese per l’illuminazione e la pulizia delle aree comuni, i costi di amministrazione e la stipula di polizze assicurative per il condominio.

Spese a carico dell’inquilino:

L’inquilino può essere tenuto a coprire alcune spese specifiche, ma solo se esplicitamente previste nel contratto di locazione. Solitamente, queste spese riguardano la gestione e l’utilizzo diretto dell’unità immobiliare, come ad esempio le spese per il consumo di acqua, gas ed energia elettrica all’interno dell’abitazione, le spese per il riscaldamento, l’aria condizionata o l’ascensore privato, se presenti.

Importanza del contratto di locazione:

La chiarezza contrattuale è fondamentale per evitare possibili disaccordi. Nel contratto di locazione, è necessario specificare in modo esplicito quali spese sono a carico del proprietario e quali sono a carico dell’inquilino. È importante che entrambe le parti concordino sulle disposizioni relative alla divisione delle spese prima di firmare il contratto.

Controversie e soluzioni:

Nonostante un contratto di locazione chiaro, possono sorgere controversie tra proprietario e inquilino in merito alla divisione delle spese. In questi casi, è consigliabile cercare una soluzione amichevole attraverso il dialogo e la mediazione. Se le parti non riescono a trovare un accordo, possono ricorrere all’aiuto di un professionista legale o all’arbitrato per risolvere la questione.

Conclusioni:

La divisione delle spese tra proprietario ed inquilino in un condominio è un aspetto importante da affrontare con attenzione e chiarezza. Un contratto di locazione ben redatto, che specifica chiaramente le spese a carico di ciascuna parte, è essenziale per evitare dispute future. La comunicazione aperta e il dialogo sono fondamentali per risolvere eventuali controversie e mantenere un ambiente condominiale armonioso.

Il caso spinoso del rapporto tra amministratore ed inquilino:

Nella nostra esperienza di amministrazione di condomini a Roma e nella provincia di Teramo in particolare Pineto, Roseto degli Abruzzi e Silvi Marina, un problema che abbiamo rilevato essere costante è quello del rapporto tra il condominio e l’inquilino. Bisogna pertanto fare chiarezza una volta per tutte su quali sono le responsabilità dell’amministratore nei confronti degli inquilini. Ai sensi dell’articolo 63 delle disposizioni attuative del codice civile l’amministratore entro sei mesi deve recuperare le quote non pagate solo ed esclusivamente dal proprietario. L’inquilino a parte i casi di riscaldamento e condizionamento non è neanche tenuto ad essere convocato per le assemblee. Ragion per cui il rapporto è unicamente tra amministratore e proprietario e resta pertanto il condominio soggetto terzo rispetto al rapporto tra inquilino e proprietario. Da qui l’importanza di indicare nel contratto,tra queste ultime parti, ogni specifica relativa al pagamento di utenze e spese varie (non potendo entrare l’amministratore nel merito). Un’ eventuale gestione delle quote e della loro divisione tra proprietari ed inquilino è assolutamente attività extra rispetto all’ordinaria amministrazione.

Trascorsi sei mesi l’amministratore ha a disposizione lo strumento del decreto ingiuntivo, vediamo di cosa si tratta:

Il decreto ingiuntivo rappresenta uno strumento legale a disposizione dell’amministratore condominiale per recuperare le spese condominiali non pagate dal proprietario. È un processo che richiede requisiti specifici e l’intervento del tribunale competente. È importante che l’amministratore mantenga una documentazione accurata delle spese e dei solleciti di pagamento inviati al proprietario per sostenere la richiesta di decreto ingiuntivo. Questo strumento legale può essere utilizzato per far rispettare i diritti del condominio e garantire una corretta gestione finanziaria nell’interesse di tutti i residenti. Proprio per tale motivo le spese di decreto ingiuntivo vanno ripartite in tabella A tra tutti i condomini.

ARTICOLO A CURA DEL DOTT. CORRADO PERGOLI, AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO A ROMA: TUSCOLANA – CINECITTÀ – QUADRARO – STATUARIO – QUARTO MIGLIO – APPIA – TORRE MAURA E A TERAMO – PESCARA E PROVINCIA: PINETO – ROSETO DEGLI ABRUZZI – ATRI – SCERNE DI PINETO – SILVI MARINA.